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Traduzione G. Paganini
AL POLITBURO DEL CC
Inviando oggi i passi dello stenogramma, della mia relazione nella zona di Presin sulla Costruzione del partito (1), penso che sia necessario dichiarare:
1) Il c. Trockij non ha agito correttamente: egli ha citato alcuni punti dello stenogramma della relazione, da me non controllato, e che è caratterizzato da tutte quelle lacune e inesattezze quali abitualmente si trovano negli stenogrammi non rivisti dagli autori.
2) Riconosco che, comunicando all’assemblea di zona di Presin la verità sulla decisione delle Sessioni Plenarie del CC e della CCC, a proposito delle dichiarazioni del c.Trockij e dei 46, mi sono mosso contro la risoluzione di queste stesse Sessioni Plenarie sulla segretezza della decisione. Ma io sono stato letteralmente costretto a comportarmi così, sotto la pressione di false voci che minavano l’autorità del CC e della CCC e che sono insistentemente diffuse fra i membri del partito da parte di chi vuole denigrarlo e distruggerlo. Tra i membri del partito corre voce che i comunicati sulla malattia del c. Trockij non corrispondono al vero, che il c.Trockij è stato posto dal Politburo agli arresti domiciliari per aver preteso, nelle Sessioni Plenarie di ottobre, la democrazia all’interno del partito (una mia dichiarazione, nel corso della relazione - in risposta ad un biglietto - sul fatto che il c.Trockij fosse malato, è andato incontro ad ironiche risatine e a dubbiose esclamazioni da parte di numerosi partecipanti all’assemblea). La c. Rozemberg, dell’Università Sverdlov, nel suo discorso ha apertamente affermato che le lettere del c. Trockij e dei 46 non sono un segreto e che il c. Trockij ha sofferto per la democrazia, contro la quale avrebbero combattuto le Sessioni Plenarie del CC e della CCC di ottobre. Queste assurde dicerie trovano alimento nel fatto che:
1) i documenti del c. Trockij e dei 46, nonostante il divieto del CC, si diffondono sempre più tra i membri del partito, mentre sia la risposta dei membri del Politburo a questi documenti che la stessa decisione delle Sessioni Plenarie, sono sottoposti al più rigoroso segreto, secondo la decisione del CC;
2) i sostenitori dei 46 non prendono alcuna misura per troncare alla radice queste dicerie insensate e per far sì che i documenti del c. Trockij e dei 46 non siano diffusi tra i membri del partito, anche se, naturalmente, solo essi potrebbero assumere delle reali misure contro la diffusione di questi documenti, giacché la stessa diffusione proviene dalle fila dei 46;
3) i rappresentanti del CC alle discussioni assembleari, non volendo infrangere la risoluzione delle Sessioni Plenarie sulla segretezza della decisione, sono costretti a rispondere con il silenzio a tutta una serie di domande attinenti all’attività del Plenum congiunto del CC e della CCC, il che complica ancor più la questione e crea la falsa impressione che i rappresentanti del CC temano di dire la verità e che abbiano la coscienza sporca.
Agli occhi dei militanti tutto ciò porterà, e non può non portare, all’indebolimento dell’autorità del CC e della CCC, e a favore di chi vuole denigrare e distruggere il partito.
Non conosco altro mezzo, contro le falsità e le calunnie, che contrapporre loro la verità. Non vedo altra via d’uscita, per difendere il CC e la CCC dalle falsità e dalle calunnie, che quella unica e sola: dire la verità sulla risoluzione del Plenum congiunto del CC e della CCC.
Testo manoscritto con correzioni a firma di I.V. Stalin
1. Cfr. lo stenogramma dell’intervento di I.V. Stalin alla riunione allargata della zona di Krasnopresin del PCR(b) di Mosca del 2 dicembre 1923.
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Ultima modifica 19-06-2009