L'imperialismo unitario

Arrigo Cervetto (1950-1980)


La seguente raccolta di scritti non verrà inserita in archivio per intero, segnamo in blu gli articoli/capitoli presenti
Trascritto per internet da Dario Romeo e Antonio Maggio, maggio 2001


In pochi anni, dall'89 in poi, è mutata la geografia politica dell'Europa e, conseguentemente, del mondo. Molti miti sono crollati. Il mutamento è apparso a molti commentatori imprevedibile non solo nella velocità ma anche nel contenuto. Non è così: la radice della sostanza di questi mutamenti sta nella dinamica dei decenni precedenti.

"L'imperialismo unitario" attesta l'impegno militante, la coerenza, la maturazione di una analisi - basata sul metodo marxista - che ha dato giudizi corretti mentre il fumo delle false ideologie annebbiava il campo. Sono raccolti nel volume scritti e articoli dagli anni Quaranta agli anni Settanta, editi e inediti, ordinati per periodi e temi generali, corredati da cronologie e note di inquadramento - curate da Lorenzo Parodi - che permettono di collocare giudizi e commenti nel contesto che li ha originati.

Le tesi sostenute acquistano particolare significato scientifico poiché molteplici fatti di portata storica le hanno verificate. Ma all'epoca fu necessario il coraggio della verità per andare controcorrente rispetto alla sinistra italiana e internazionale. Alcuni esempi: ciclo capitalistico mondiale espansivo, in particolare nei paesi in via di sviluppo; natura capitalistica statale dell'URSS e della Cina; natura imperialistica della potenza russa, forte sul piano militare ma debole su quello economico-finanziario; inevitabilità della "questione tedesca" al centro dell'Europa; ascesa del bacino del Pacifico e della potenza giapponese; prospettive di sviluppo di Cina e India; appoggio alle lotte antimperialiste dei paesi coloniali e semi-coloniali senza nessuna illusione sulla loro natura sociale; "crisi di ristrutturazione" degli anni Settanta.

Un patrimonio d'analisi che spiega, nella prospettiva storica, gli anni odierni e risolve molti apparenti "misteri" della politica internazionale.

INDICE

Prefazione

Introduzione
LA TEORIA MARXISTA
DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI

Marx ed Engels sui rapporti tra gli Stati
Lenin sui rapporti tra le potenze imperialistiche

Capitolo primo
IL PERIODO DELLA GUERRA FREDDA, 1950-1951

Nota introduttiva
Cronologia
Il riarmo atlantico
La campagna antiatomica del PCI, partito condizionato dall'URSS
Il piano Schuman e il ruolo guida dell'imperialismo USA
La guerra di Corea e la mediazione indiana
Il riarmo tedesco
Gli interessi antagonistici in Asia che dividono le vecchie potenze, Gran Bretagna e Francia, dagli USA
L'India, la ritirata inglese e il rapporto tra borghesia nazionale imperialismo
Dal "calderone asiatico" allo scoglio tedesco
L'imperialismo è indivisibile, l'URSS è condizionata dagli USA
Il Piano Pleven, episodio dei contrasti interimperialistici
La "fronda" francese
Nasce la "questione cinese" come elemento estraneo alla guerra fredda
L'imperialismo indivisibile vero aggressore in Corea
La Germania sui due fronti dell'imperialismo
La missione Eisenhower in Europa
Il riarmo "livellato"
La Conferenza Panamericana e l'egemonia USA
La guerra calda coreana indispensabile alla strategia della guerra fredda
Il controllo in Asia anche senza MacArthur
Le ipocrisie pacifiste e l'internazionalismo proletario

Capitolo, secondo
L'IMPERIALISMO UNITARIO, 1953-1956

Nota introduttiva
Cronologia
Le crisi periferiche dell'imperialismo: dalla Germania Est alla Francia
Gli aspetti qualitativi e quantitativi della crisi economica dell'imperialismo
Per un chiaro e conseguente intervento nella crisi dell'imperialismo
Il corso dell'imperialismo nel 1953-54
Le dimissioni di Malenkov alla luce delle leggi capitalistiche della preminenza dell'industria sull'agricoltura
Il corso dell'imperialismo nel 1954-55
Le tendenze alla "distensione"

Capitolo terzo
LA DECOLONIZZAZIONE, 1950-1958

Nota
introduttiva
Cronologia
Egitto: siamo all'inizio del cambio della guardia imperialistica
Iran: Mossadeq porta al cambio dei petrolieri
Il capitalismo in Africa

Kenya: l'avanguardia del movimento anticolonialista
Argentina: lezione dalla crisi del peronismo
Nel triplice nodo di Suez convergono le contraddizioni dell'imperialismo unitario
Ghana: un falso socialismo

Iran: il posto dell'ENI sulla scia degli imperialismi più forti
Egitto: Nasser è diventato adulto

Venezuela: i condizionamenti del petrolio favoriscono l'imperialismo più forte
Argentina: antimperialismo contro gli USA che non esclude l'investimento di capitali stranieri
Medio Oriente: la penetrazione statunitense
Africa Nera: punto d'incontro tra lotta anticolonialista e lotta proletaria

Capitolo quarto
L'INDUSTRIALIZZAZIONE
NELLE ZONE IN SVILUPPO, 1958-1961

Nota introduttiva
Cronologia
Tesi jugoslave sottosviluppiste
L'industrializzazione coloniale
Tibet: una rivolta feudale

Marocco: la rottura del Fronte Nazionale
Uganda: l'estensione Del moto nazionalista
Sud Africa: lo sviluppo del capitalismo e la sua internazionalizzazione
Congo: un campo in cui si scontrano forze estranee
Omaggio a Lumumba
Cuba: punto di arrivo di una rivoluzione democratica-borghese in un paese semicoloniale

La questione algerina e l'opportunismo colonialista della sinistra parlamentare francese
Algeria: sette anni di opportunismo
Vittorie e limiti della rivoluzione algerina

Capitolo quinto
LA DESTALINIZZAZIONE, 1956-1961

Nota introduttiva
Cronologia
Il corso dell'imperialismo nel 1955-56
La destalinizzazione: nuovo passo dell'imperialismo unitario e della socialdemocrazia (a proposito dell'intervista di P. Togliatti a "Nuovi Argomenti")
La struttura economica sovietica e i problemi della rivoluzione e dello Stato (a proposito di una tesi di L. Basso)
Polonia: la spinta delle masse operaie a Poznan
Ungheria: primo bilancio della rivolta
Il rapporto Gomulka: atto d'accusa contro l'imperialismo russo
Nuovi sviluppi della politica imperialistica alla fine del 1956
Gli insegnamenti della rivolta ungherese (a proposito delle tesi di "Socialisme ou Barbarie")
La fisionomia della nuova classe dominante e la mediazione delle forze sociali in URSS
Sul capitalismo di Stato in URSS (a proposito di una tesi di B. Rizzi)
Trotsky sulla Russia
Il XXII Congresso del PCUS e le esitazioni del PCI nel processo di destalinizzazione

Capitolo sesto
L'UNITA' DELL'IMPERIALISMO
NELLA "COESISTENZA PACIFICA", 1957-1964

Nota introduttiva
Il corso dell'imperialismo nel 1956-57
L'unità dell'imperialismo nel confronto USA-URSS
Tesi sullo sviluppo imperialistico, durata della fase controrivoluzionaria e sviluppo del partito di classe
L'impostazione strategica delle "Tesi" del 1957
I limiti della recessione americana
L"'imperialismo unitario" nella posizione dell'URSS sulla recessione USA
Il Piano delle promesse sbagliate
Dall'autarchia staliniana al mercato unico mondiale
Il significato della "distensione" nel quadro di una circolazione mondiale dell'imperialismo
Il Giappone negli equilibri asiatici
Kruscev: un cane morto

Capitolo settimo
I BLOCCHI ECONOMICI
DELL'IMPERIALISMO MONDIALE, 1957-1962

Nota introduttiva
Cronologia
Mercato Comune Europeo, una tappa della concentrazione internazionale industriale e finanziaria
Svalutazione, inflazione, esportazione tedesco-americana di capitali
Le smentite alla teoria del superimperialismo
Le tendenze economiche di due alternative tattiche: "coesistenza" e "guerra fredda"
EFTA-MEC: dissidio della competizione imperialistica
Inganno delle formule propagandistiche: "neutralità" ed "equidistanza"
Il "Piano Kennedy" e l'esigenza dell'allargamento del mercato mondiale
Realtà e puntualità della questione tedesca
Cuba: le crisi di rigetto dell'imperialismo USA nell'America Latina
I blocchi economici dell'imperialismo mondiale

Capitolo ottavo
MARX NON E' SUPERATO A DETROIT, 1955-1967

Nota introduttiva
Cronologia
La rivoluzione atomica non salverà il capitalismo
Il processo di proletarizzazione in USA
"Neocapitalismo" e pauperizzazione
La concentrazione del capitalismo USA
Automazione e lotta di classe negli Stati Uniti
I mali della ricchezza americana
La lotta del proletariato nero metropolitano
Marx non è superato a Detroit

Capitolo nono
LA QUESTIONE CINESE, 1959-1969

Nota introduttiva
Cronologia
Le "Comuni popolari" e lo sviluppo del capitalismo in Cina
Ruolo oggettivo della Cina nella lotta internazionale della classe operaia
Lenin e la rivoluzione cinese
L'internazionalismo proletario e la rottura cino-sovietica
Né Mosca né Pechino
Punti fermi sulla questione cinese
Russia e Cina: un conflitto capitalistico
La teoria maoista del Fronte Unito

Capitolo decimo
LA CONTRORIVOLUZIONE INDONESIANA, 1966

Nota introduttiva
Cronologia
La controrivoluzione indonesiana (incompleto)

Capitolo undicesimo
L'INDIA CAPITALISTICA, 1966-1980

Nota introduttiva
Cronologia
La fame capitalistica dell'India
L'India nella nuova contesa imperialistica
Trent'anni di sviluppo capitalistico in India

Capitolo dodicesimo
IL NEMICO E' IN CASA NOSTRA 1965-1968

Nota introduttiva
Cronologia
"Il nemico è in casa nostra"
La crisi del capitalismo cecoslovacco
L'accordo FIAT-URSS è un episodio dell'integrazione del capitalismo europeo
Attualità della via rivoluzionaria (nel 50' dell'Ottobre)
Contro la guerra, rivoluzione!
L"'interventismo di sinistra" a fianco della borghesia araba
Lotta internazionalista contro i blocchi militari
Svalutazione della sterlina e socialdemocrazia al servizio del capitale
Le basi proletarie ed internazionaliste della strategia rivoluzionaria
La dimensione internazionale della crisi francese

Capitolo tredicesimo
LA VERA SPARTIZIONE DEL MONDO, 1968-1970

Nota introduttiva
Cronologia
La vera spartizione del mondo tra URSS e USA
Tendenze di sviluppo dell'imperialismo europeo sul mercato mondiale
L'esportazione di capitali dell'imperialismo mondiale nelle zone in sviluppo
L'esportazione di capitali dell'imperialismo russo nelle zone in sviluppo
La concentrazione del capitale nella fase imperialistica

Capitolo quattordicesimo
SQUILIBRI NEL SISTEMA DI ALLEANZE, 1971-1975

Nota introduttiva
Cronologia
Il corso dell'imperialismo nel 1970-71
Il corso dell'imperialismo nel 1971-72
Il capitale mondiale nel rapporto USA-Europa
Gli attuali rapporti di forza tra le potenze

Capitolo quindicesimo
NUOVE ZONE DI INFLUENZA, 1973-1976

Nota introduttiva
Cronologia
La lezione del Cile
L'unificazione dell'Indocina, questione storica
La Spegna nei rapporti tra le potenze
L'Angola nell'incandescente Africa australe
I nuovi rapporti delle potenze in Asia

Capitolo sedicesimo
NUOVE CARTE NELLA POLITICA
INTERNAZIONALE, 1976-1979

Nota introduttiva
Cronologia
Il PCI pedina delle lotte internazionali
Il PCI tra le linee imperialistiche degli Stati Uniti
I "vertici" dell'imperialismo
Le frazioni dell'imperialismo americano
Il motore tedesco
L'imperialismo americano ha un nuovo Presidente
Nuovi rapporti tra Stati Uniti ed Europa?
Nuove carte nella politica internazionale
I rapporti molteplici dell'imperialismo USA
Rafforzamento tedesco e riflessi francesi

La "distensione armata" dei nuovi rapporti di potenze
Movimenti nei rapporti tra potenze
Potenze e gruppi finanziari internazionali
I grandi gruppi nel mercato cinese
Scosse asiatiche sugli equilibri mondiali
I conflitti nell'epicentro asiatico: banco di prova per il marxismo
Spesa militare ed euromissili

Capitolo diciassettesimo
LA CRISI DI R1STRUTTURAZIONE, 1975-1980

Nota introduttiva
Regolarità storica della crisi
Una crisi particolare
Tempi stretti, prospettive incerte

Il corso dell'imperialismo nel 1976-77
Il corso dell'imperialismo nel 1977-78
Il corso dell'imperialismo nel 1978-79
La lotta per le aree monetarie
La ristrutturazione finanziaria europea
Lo SME fra dollaro e yen
Il nodo energetico nella competizione tra le potenze e nei rapporti di forza internazionali
La battaglia mondiale dell'industria automobilistica
La ristrutturazione dell'apparato industriale mondiale

PREFAZIONE

"Tutto il mondo si fonde in un unico organismo economico, tutto il mondo è diviso fra un pugno di grandi potenze"

(Lenin, "Progetto di risoluzione della sinistra di Zimmerwald", 1915)

In questa opera è raccolto molto materiale, per la maggior parte edito, elaborato nel corso degli avvenimenti di politica internazionale degli ultimi trenta anni. Si sarebbe potuto scrivere un libro sulle tendenze delle relazioni internazionali così come sono emerse in un periodo storico denso di conflitti e di contraddizioni. In questo caso si sarebbe tratto dagli avvenimenti trascorsi ciò che, nel tempo, è diventato essenziale, e depurato ciò che è rivelato depurabile. Si sarebbe, perciò, ricavata una lezione dalla somma dei fatti, con il vantaggio di limitare la possibilità di errori.

Abbiamo preferito non farlo per diverse ragioni.

In primo luogo, perché i tratti caratteristici, e quindi l'essenzialità, di quel fenomeno che abbiamo definito, dall'inizio del nostro lavoro, "imperialismo unitario" emergono chiaramente dalla stessa analisi contingente, per quanto insufficiente e parziale essa sia e, inevitabilmente, soggetta ad una progressiva maturazione.

In secondo luogo, perché, nel riordinare il materiale di tanti anni di lavoro, si è constatato che, anche nel tracciare un sentiero nella montagna dei fatti concreti, non molto doveva rimanere ai margini.

In terzo luogo, perché utile era documentare l'evoluzione di un metodo di analisi che mai è venuto meno nei suoi propositi.

È nel lavoro militante che, in definitiva, ogni teoria vive e si collauda, dato che il lavoro militante richiede risposta ai problemi che la realtà pone quotidianamente e costringe a ricercare nella teoria il punto fermo di riferimento.

In fondo, se gli errori rintracciabili nel materiale raccolto sono secondari, non è per merito individuale. Il merito, se vi è, risiede nelle teorie marxiste che hanno ispirato il nostro impegno.

I risultati solo il tempo li può giudicare. Il marxismo è una scienza giovane, ancora poco conosciuta e ancora meno sviluppata, anche se alcune generazioni di marxisti hanno accumulato un notevole patrimonio.

Quando iniziammo il nostro lavoro militante necessitato dal vivo delle lotte operaie contro il fascismo e la sua matrice capitalistica, difficoltoso era ricollegarsi organicamente a quel patrimonio. Nella storia delle generazioni degli operai più coscienti e combattevi, mancando un partito che portasse loro la scienza, è spesso capitato qualcosa di peggiore.

Il caso ci ha riservato una sorte più attiva e consapevole. Passione e volontà devono fare il resto.

luglio 1981, A. C.


Ultima modifica 07.07.2001