Gli armamenti e il capitalismo

Vladimir Lenin (1913)

 


Scritto il 21 maggio 1913.
Pubblicato per la prima volta nella Pravda, numero 115.
Trascritto da Elisa, luglio 2001


 

L’Inghilterra è uno dei paesi più ricchi, più liberi e più avanzati del mondo. La febbre degli armamenti ha da molto tempo invaso la "società" inglese ed il governo inglese, proprio come quelli francese, tedesco, ecc.

Ed ecco che la stampa inglese - e particolarmente quella operaia - cita adesso dati interessantissimi che rivelano l’ "astuto" meccanismo capitalistico degli armamenti. In Inghilterra gli armamenti navali sono particolarmente ingenti. I suoi cantieri (Vickers, Armstrong, Brown e altri) godono di una fama mondiale. Essa e altri paesi spendono centinaia e migliaia di milioni per preparare la guerra; e tutto questo si fa naturalmente nell’interesse esclusivo della pace, della salvaguardia della cultura, della patria, della civiltà, ecc.

E tra gli azionisti e i direttori dei cantieri navali, delle fabbriche di polvere da sparo, di dinamite, di cannoni, ecc. vi sono ammiragli e famosissimi uomini di Stato inglesi di tutti e due i partiti, sia il conservatore sia il liberale. Una pioggia d’oro cade direttamente nelle tasche dei politici borghesi, che costituiscono una compatta cricca internazionale la quale incita i popoli a competere in fatto di armamenti e tosa questi popoli crudeli, stolti, ottusi e sottomesi come si tosano le pecore!

Gli armamenti sono considerati una questione nazionale, patriottica; si presume che tutti mantengano rigorosamente il segreto. Ma i cantieri navali, le fabbriche di cannoni, di dinamite e di fucili sono stabilimenti internazionali nei quali i capitalisti dei vari paesi, in buon accordo, ingannano e scorticano sino all’osso il "pubblico" dei vari paesi, costruendo navi e cannoni così per l’Inghilterra contro l’Italia, come per l’Italia contro l’Inghilterra.

Furbo meccanismo capitalistico! Civiltà, ordine, cultura, pace; e rapina di centinaia di milioni di rubli da parte di faccendieri e affaristi, del capitale destinato all’industria delle costruzioni navali, della dinamite, ecc.!

L’Inghilterra fa parte della Triplice Intesa, nemica della Triplice Alleanza. L’Italia fa parte della Triplice Alleanza. La celebre ditta Vickers (Inghilterra) ha succursali in Italia. Gli azionisti e i direttori di questa ditta (per mezzo dei giornali venduti e dei "faccendieri" corrotti dal parlamento, poco importa se conservatori o liberali), tentano di scagliare l’Italia contro l’Inghilterra e viceversa. Quanto al profitto, lo riscuotono sia dagli operai inglesi che dagli operai italiani, e scorticano il popolo dei due paesi.

I ministri e i deputati conservatori e liberali partecipano quasi tutti a queste ditte. Una mano lava l’altra. Il figlio del "grande" ministro liberale Gladstone è direttore della ditta Armstrong. Il contrammiraglio Bacon, noto specialista navale e alto funzionario di quel "dipartimento", passa al servizio della fabbrica di artiglieria di Coventry con uno stipendio di 7.000 sterline (più di 60.000 rubli), mentre il primo ministro inglese ne riceve 5.000 (45.000 rubli).

Lo stesso, naturalmente, avviene in tutti i paesi capitalistici. Il governo è un comitato di commessi della classe dei capitalisti che viene pagato bene. I commessi sono essi stessi degli azionisti. E tutti insieme tosano le pecorelle al frastuono di roboanti discorsi sul "patriottismo"...

 


Ultima modifica 24.12.2003